Gli obiettivi politici di Michele Santoro e della lista ‘Pace Terra Dignità’ verso le Europee. Il giornalista svela i suoi piani.
Nei giorni scorsi Michele Santoro ha presentato la propria lista per le Europee, ‘Pace Terra Dignità‘. Diversi i nomi presenti nel partito del giornalista e, in queste ore, ospite da Gramellini su La7 a ‘In altre parole’, l’uomo ha sottolineato ulteriormente quale sia il suo obiettivo politico e non solo.
Santoro, i voti desiderati
Santoro, senza giri di parole, ha spiegato a ‘In altre parole’ quale sia il suo obiettivo con ‘Pace Terra Dignità’ e anche a chi sia rivolta la sua lista.
“Io considererei un risultato strepitoso se delle persone che non hanno più fiducia nella politica e nel voto, per affermare la centralità della pace, tornassero a votare”, ha esordito. Parlando di cifre, il giornalista ha aggiunto: “Anche un 1%, 2% in più (di persone che tornano a votare ndr) sarebbe un risultato strepitoso. Quindi per me togliere i voti ai partiti che ci sono, soprattutto quando chi li vota ha fiducia in loro, è inutile”.
Il noto volto tv ha chiaramente spiegando quali siano i voti che desidera ottenere: “Io voglio prenderli da quelli che votano tappandosi il naso perché possono avere qualcosa in più a cui credere e da chi non ha più fiducia nel voto, mi rivolgo a loro. Sarebbe un terremoto nella politica italiana”.
Soffermandosi poi sulla sinistra: “Quindi non vivo Elly Schlein o Giuseppe Conte come antagonisti, anche se l’operato del Pd in Europa è inconciliabile col pacifismo”.
Cambiare il mondo con ‘Pace Terra Dignità’
Successivamente, Santoro ha ulteriormente precisato i punti principali del suo pensiero politico ed evidentemente anche quelli di ‘Pace Terra Dignità’: “Vorrei vedere in campo delle forze politiche che hanno delle idee per cambiare il mondo. Siamo in un sistema che ci fa vivere in uno stato emergenziale e di debito, un debito che ci opprimere. Nel debito chi ha soldi da prestare diventa più ricco e chi non ce li ha, diventa ancora più povero. Il debito e la guerra servono a far fare i soldi a pochissime persone”.